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Emilio Sereni, combattente antifascista e dirigente del PCI. "Scienza marxismo cultura" edito nel 1949 è un'opera di grande interesse ideologico in quanto l'autore, formatosi sul pensiero gramsciano e staliniano, porta all'attenzione dei quadri comunisti quelli che sono i problemi della cultura, della scienza, della filosofia - ancora attualissimi oggigiorno,dopo più di sessant'anni - e delinea l'impostazione che i comunisti devono assumere per la risoluzione degli stessi. In particolare Sereni ci mostra come la divisione della società in classi, le contraddizioni dell'epoca dell'imperialismo si riflettano sul corso della ricerca scientifica, la quale necessita di superare la divisione del lavoro che determina un carattere artigianesco della ricerca scientifica, con conseguenze sull'ulteriore sviluppo della scienza; quest'ultima Sereni la presenta sotto i due aspetti di "forza produttiva" e "forma della coscienza sociale", e sotto il secondo aspetto si presenta il problema di una coscienza scientifica parziale, quindi non obbiettiva, nelle condizioni storiche della società capitalistica, quando la scienza per sua stessa natura deve aspirare ad una conoscenza oggettiva del mondo reale. E qui si inserisce il discorso sull'URSS, dove la cura per l'elevamento culturale di tutto il popolo rappresentò una conquista gnoseologica, ovvero un passo importante sulla strada di una conoscenza valida e oggettiva del mondo reale, conoscenza che si realizza nell'unità della teoria e della pratica, in quanto per conoscere il mondo si deve agire su di esso,trasformarlo. E qui, trattando questi argomenti, Sereni sottolinea la forza rivoluzionaria della filosofia materialistico-dialettica. Altri argomenti importanti riguardano la cultura come lotta contro la spontaneità, l'apporto di Gramsci al marxismo e al rinnovamento della cultura italiana, e infine Sereni si occupa dei problemi che riguardano la tecnica agraria nell'immediato dopoguerra, soprattutto nel mezzogiorno, dimostrando concretamente la necessità, per un dirigente comunista, di prendere parte alla risoluzione dei problemi concreti del paese mantenendo congiunti gli aspetti ideologici e pratici della vita sociale, nel quadro di una concezione del mondo unitaria, coerente e progressista.
